È il dolce della befana! Tipico del Veneto, Friuli Venezia Giulia e in alcune zone del Trentino.

La ricetta prevede:

Ingredienti

· 500gr farina di polenta gialla

· 500 gr farina 00

· 125 gr burro

· 1,5 litri latte bollente

· 170 gr zucchero

· 1 bustina di lievito

· 200gr gherigli di noce

· 250 gr uva sultanina bagnata con rhum o marsala

· 100 gr di fichi secchi tagliati a tocchetti

· 120 gr di pinoli

· 2 mele

· semi di finocchio

· buccia di limone grattugiata (solo giallo)

· 1 uovo

. 2 tuorli

· 30 g. burro

· Un pizzico di sale

· 1 l. latte.

Mesolate tutte le farine con il latte Caldo e il burro fuso, aggiungete le mele tagliate a tocchetti e tutti gli ingredienti, mescolate energicamente, mettete in una teglia capiente già imburrata e cuocete a 180 gradi con forno già caldo per un ora.

Attenzione la pinza lievitata è tipica della zona Treviso e della sinistra Piave, mentre la non lievitata dalla parte destra del Piave. Io sono della destra Piave ma preferisco la lievitata..

Viene poi mangiata durante il tipico “pan e Vin” o chiamato anche “Casera” a seconda delle zone. Antica tradizione fin dai tempi dei Celti, i quali davano fuoco un falò per bruciare il vecchio e dar vita al nuovo, in certi casi il parrocco buttava l’acqua santa e facendola scoppiettare nel fuoco si diceva che mandava via il maligno. In base a poi all’innalzamento del fumo e delle faville si capiva se l’anno che seguiva era prospero o meno.. la filastrocca fà cosi..

La storia del “Panevin”: dai Celti ad oggi per scacciare il male e invocare il bene

Pan e vin,

la pinsa sotto il camin.

Faive a ponente

panoce gnente,

faive a levante

panoce tante».

Un’altra credenza ritiene che la caduta della croce o del palo che sostiene le pire possa portare carestia.